Luiss Roma vs Trapani 84 – 106 | 10 giornata

18 NOVEMBRE ORE 18.30

Luiss Roma

84
VS
106

Trapani shark

Parziali (14-28, 31-22, 15-30, 24-26)

Luiss Roma: Valerio Cucci 24 (4/6, 3/6), Anrijs Miska 16 (8/8, 0/0), Marco Pasqualin 14 (1/2, 3/5), Marco Legnini 9 (0/0, 3/5), Riccardo Murri 8 (0/1, 2/4), Domenico D’argenzio 6 (1/4, 1/4), Taiwo Badmus 4 (2/3, 0/2), Francesco Villa 3 (0/0, 1/4), Riccardo Salvioni 0 (0/1, 0/1), Matija Jovovic 0 (0/1, 0/1), Davide Tolino 0 (0/0, 0/0)

Trapani Shark: J.d. Notae 30 (10/10, 2/6), Chris Horton 17 (7/9, 0/0), Fabio Mian 11 (1/3, 3/5), Yancarlos Rodriguez 11 (1/1, 3/6), Andrea Renzi 10 (0/1, 2/3), Matteo Imbro 8 (1/2, 2/5), Rei Pullazi 8 (0/2, 2/5), Joseph yantchoue Mobio 6 (3/3, 0/1), Pierpaolo Marini 3 (1/3, 0/0), Fabrizio Pugliatti 2 (0/0, 0/0), Marco Mollura 0 (0/0, 0/0)

La ricerca della decima vittoria stagionale deve passare attraverso due assenze pesanti. La prima, annunciata, è quella del coach Daniele Parente (lo sostituisce Daniele Quilici), rimasto a casa per un malanno gastrointestinale. La seconda, maturata durante il riscaldamento, è del capitano Marco Mollura, fermato da un affaticamento muscolare. Nel rinnovato PalaTiziano (dove esiste una lunga tradizione favorevole, che risale addirittura agli anni Ottanta), duecento magnifici Trapanesi Granata sostengono gli Shark, che iniziano la gara senza il piglio combattivo che necessiterebbe. Ne è testimonianza l’8-3 a favore dei padroni di casa (3′), che spingono sull’acceleratore con convinzione. Mobio, Mian e Imbrò riportano le cose a posto (8-10, 4′), ma tornano in mente le parole del pregara di Pierpaolo Marini, che sottolineava come in partite del genere “sia importante non abbassare mai la concentrazione e non pensare di giocare contro un’avversaria di bassa classifica”. Il 10-14 del 6′ coincide con il primo canestro dal campo di Notae, rinforzato dalla conclusione dall’angolo di Imbrò (da oltre 6.75, grande extrapass di Mian), che regala ai granata la prima fuga (10-17, 7′). Il finale di primo quarto è tutto di marca Skark, che colpiscono con regolarità, senza concedere praticamente nulla in difesa. Al primo intervallo, è 14-28 (canestro pesante di Renzi), e Trapani che ha già utilizzato nove giocatori.
Se strapotere si è dimostrato, per gli Shark, nei primi dieci minuti, l’idea vincente per la rimanente parte di gara deve essere quella di non abbassare i ritmi e l’attitudine a non far rientrare in partita la Luiss. Si parte con un tiro da tre di Legnini che dà fiato ai suoi, subito rintuzzato da Mian. I primi due punti di Horton (sempre preziosissimo) conducono Trapani sul “più 17” (23-40), e al giro di boa del secondo parziale gli Shark sono ancora avanti con un margine assoluto di sicurezza (27-42). La zona ordinata da coach Paccarié ottiene due obiettivi: abbassare il ritmo dell’attacco granata e rosicchiare qualche punto di svantaggio: tanto che gli Shark sono costretti al timeout su 39-48 (18′). La piccola emorragia di Trapani prosegue e Roma si porta ancora più vicina (45-50) all’intervallo più lungo.
La colpevole sonnolenza degli Shark del secondo quarto impone un rientro sul parquet con maggiore consapevolezza di voler chiudere subito i conti. In questo senso, l’approccio alla terza frazione può essere un fattore decisivo in questo sabato romano degli Shark. Invece, lo spirito giusto è quello della Luiss, che si issa incredibilmente sul 57-53, segnale chiaro di come l’inerzia sia cambiata. Pur fra mille imprecisioni e in un’atmosfera confusa, Trapani reagisce e rabbiosamenfe si riporta avanti, con il contributo importante di Notae e una stretta decisiva in difesa (57-64, 27′). Marini, finalmente, con gioco da tre punti fa tornare gli Shark con la doppia cifra di vantaggio, e ancora Notae contribuisce a ricreare il divario realistico fra le due formazioni (57-70, 28′). Cinque punti consecutivi di Andrea Renzi aiutano ancora Trapani ad allungare e all’ultima pausa gli Shark possono coltivare un margine di tranquillità (60-80).
Il 5-0 a favore della Luiss di inizio del quarto periodo spiega come gli Shark sentano già di avere i due punti in tasca. La differenza di valori, però, è evidente e, non appena gli Shark stringono un po’ le viti in difesa e si passano la palla, non c’è più storia. Al 35′, è 72-91 e gli ultimi 5 minuti di partita servono soltanto a stabilire la dimensione numerica del punteggio e a dare la soddisfazione al giovane Pugliatti di andare a referto. Finisce 84-106 , con Trapani che potrà riflettere con serenità sul perché delle sue pause. Intanto, continua senza soste il viaggio solitario in cima alla classifica.