Trapani Shark vs Fortitudo Bologna | 57 – 89

16 MARZO ORE 20.45

Trapani shark

57
VS
89

Fortitudo Bologna

Parziali (10-19, 18-20, 19-28, 10-22)
Trapani Shark: Chris Horton 12 (5/6, 0/0), J.d. Notae 11 (4/6, 0/4), Matteo Imbro 10 (3/5, 0/3), Rei Pullazi 7 (2/2, 0/3), Fabio Mian 5 (0/2, 1/7), Pierpaolo Marini 5 (0/3, 1/5), Marco Mollura 4 (0/2, 0/1), Yancarlos Rodriguez 3 (0/0, 0/0), Joseph yantchoue Mobio 0 (0/3, 0/2), Andrea Renzi 0 (0/1, 0/2), Fabrizio Pugliatti 0 (0/0, 0/0)
Fortitudo Bologna: Mark Ogden 24 (4/6, 4/6), Pietro Aradori 17 (4/7, 3/6), Deshawn Freeman 12 (6/6, 0/0), Matteo Fantinelli 11 (5/5, 0/2), Alessandro Panni 8 (1/1, 2/3), Riccardo Bolpin 6 (2/2, 0/4), Alessandro Morgillo 4 (2/4, 0/0), Luigi Sergio 3 (0/0, 1/1), Celis Taflaj 2 (1/2, 0/3), Vitalii Kuznetsov 2 (1/1, 0/0), Nicola Giordano 0 (0/0, 0/0)

Quando, nello scorso mese di settembre, gli Shark si affacciarono per la prima volta sotto le luci della ribalta del basket nazionale, conquistando la Supercoppa, nessuno capì bene. Nessuno comprese se questa nuova realtà potesse assurgere a ruolo di protagonista assoluta, oppure se quella Coppa alzata al cielo fosse frutto (almeno parzialmente) della provvisorietà della pallacanestro estiva. Sono trascorsi sei mesi da quei giorni, e Trapani si ritrova in corsa per la conquista di un’altra Coppa, con molte consapevolezze in più e, soprattutto, sentendo a pelle il rispetto totale tributato dalle avversarie. E’ l’inevitabile dote regalata da un andamento in campionato pressoché perfetto (24 vittorie e appena 2 sconfitte) e da una crescita del gruppo incontestabile. Fattori percepiti in maniera cristallina dalla città e dai tifosi, pronti ad invadere Roma con ogni mezzo (uno spettacolo nello spettacolo), per poter dire “io c’ero”. Piano, però, con l’entusiasmo. In questa Final Four, la prima avversaria si chiama Fortitudo Bologna, con tutto il carico di nobiltà e tradizione che questo nome porta con sé. La squadra di Enzo Esposito, Gregor Fucka e Carlton Myers. La squadra della Fossa dei Leoni, amatissima dalla metà di Basket City. Insomma, giusto essere consci delle proprie forze: sarebbe, tuttavia, imperdonabile presentarsi a questi 40 minuti anche con un filo di supponenza. Nulla è scontato. E in partita secca le incognite si moltiplicano.
Coach Parente sceglie il quintetto più rodato, con Imbrò, JD Notae, Mian, Mobio e Horton. L’inizio è di marca fortitudina, con tre canestri di Freeman e uno di Aradori, spezzati da una conclusione di Mian da oltre 6.75 (3-8, 4’). Se ci si attendeva una prova generale di playoff, i primi minuti confermano che le arie sono proprio quelle: tensione, difese al limite del fallo, grande fisicità. Evidente come gli Shark non trovino la loro consueta fluidità offensiva: del resto era anche prevedibile come Attilio Caia avrebbe provato a mettere sabbia negli ingranaggi granata. Bologna mette in campo subito la zona. La schiacciata di Ogden sigilla la partenza sprint della Fortitudo, rintuzzata dal primo canestro di JD Notae (5-10, 7’). Lo stesso Ogden, da tre, fa allungare i suoi a “più 8” (5-13, 8’). Se gli Shark rimangono a galla, gran parte del merito è di Rei Pullazi che s’inventa due canestri sporchi con la forza della volontà. Trapani va al primo riposo sul 10-19, e con la convinzione che questa gara sia un rebus da risolvere.
Ogden e Freeman aprono il secondo quarto sospingendo la Fortitudo sul 10-23 (12’). Imbrò ci mette una pezza con due canestri consecutivi, ma è chiaro che gli Shark devono trovare un altro abbrivio se vogliono rendere concreto il pensiero di disputare la finale. Il primo canestro in corsa della serata (assist di Marini, terzo tempo di Horton) è un segnale incoraggiante, ma il tabellone spiega ancora un vantaggio rilevante per gli emiliani (17-27, 14’). A metà del secondo quarto, si può trarre un primo bilancio: la Fortitudo si muove con agio nel recinto della contesa, mentre gli Shark devono ancora capire come affrontare la vicenda agonistica di questa sfida senza appello (19-30, 16’). La trama della partita non cambia fino all’intervallo più lungo, che sancisce un 28-39, spiegato da molte cose, ma soprattutto da una sola statistica: 1/15 da tre di squadra.
Al di là di tutte le buone intenzioni, la Fortitudo dimostra di essere più efficiente ed efficace anche alla ripresa del gioco. Trapani ancora annaspa e gli uomini di Caia volano a “più 15” (31-46, 23’). Cinque punti consecutivi di Aradori consolidano l’inerzia a favore di Bologna (33-51, 25’). Adesso, sono gli Shark a provare la zona, ma invertendo il prodotto dei fattori il risultato non cambia (42-61, 29’). E’ una serata da incubo per Trapani, e l’ultimo riposo concretizza numericamente il controllo della Fortitudo sulla gara (47-67).
Il quarto periodo è la conferma che Roma è una tappa in cui c’è solo da imparare una lezione: il punteggio finale è 57-89.

Julio Trovato (G.M. Trapani Shark): “Intervengo in nome della società perché dopo una partita del genere non possiamo che chiedere scusa a tutti, ai nostri tifosi ed al nostro Presidente. La prestazione di oggi non è stata all’altezza ed arriva dopo un periodo in cui, nonostante le vittorie, siamo stati in difficoltà. A caldo non si devono prendere decisioni pesanti ma ci riserviamo di riunirci e di fare le nostre valutazioni nelle prossime ore”.