News dal Club

I NUMERI DI CASALE MONFERRATO

La Novipiù di coach Fabio Di Bella fonda il suo sistema di gioco su transizione e punteggi alti. A metà campo, si punta sui due U.S.A. (entrambi esterni) cui affidare tante responsabilità e sul sempre verde Capitano Martinoni, vero metronomo (non solo tecnico) della squadra. Campo sempre “aperto”, per via di lunghi atipici e, spesso, quintetti “piccoli”, difficili da leggere per le difese. Roster con diversi giovani, con vista verso la salvezza che, al momento, appare l’obiettivo stagionale della Novipiù. I singoli. Tanti palloni tra le mani per la combo guard USA del 1998 C.J. Kelly, da UCF Knights (NCAA) dove, nell’anno da senior, ha prodotto 13.3 p.ti col 38.7% da tre. Per lui due stagioni in ACB in doppia cifra, con Bilbao e Lugo, facendo bene anche in Eurocup. Grande feeling col “ventello”, e specialista del tiro da tre, che usa tanto. Non è certo un timido, prendendosi tante responsabilità (oltre 16 tentativi dal campo). La gran struttura fisica, ed il notevole atletismo, gli permettono di giocare anche da “tre”, di subire tanti falli e di dare una grossa mano in difesa, potendo accoppiarsi dall’1 al 4. I suoi numeri: 21.3 p.ti, ben 6.2 falli subiti, 4.6 rimbalzi e 2.4 assist di media. Eccellente il 39% da tre su ben 9 bombe tentate a match. Miglior marcatore del girone! Troviamo poi l’ala pivot, nonché capitano storico, Niccolò Martinoni (1989), “quattro/cinque” atipico che si affida alle mani da esterno puro. È esponenzialmente migliorato negli anni anche nella veste da intimidatore d’area. Porta in dote la doppia cifra di media e diversi rimbalzi, conditi da ottime percentuali da due (storicamente bene dal campo). Usa meno di prima il tiro da tre (e con fortune alterne, 23% in stagione), arma utile ad “aprire” il campo e colpire i più lenti lunghi avversari. “Vede” inoltre bene il gioco, con notevole capacità di assistman (per il ruolo). Garanzia. Viaggia con 14.4 p.ti (57% da due), 3.6 falli subiti, 7.2 rimbalzi. Altra certezza, la guardia, esperto realizzatore, con gran struttura fisica, Dalton Pepper (1990) che, dopo l’esperienza alla prestigiosa TempleUniversity, si è meritatamente guadagnato la scena a Rieti, Cassino, Latina e San Severo. Esterno completo, che sa mettersi in proprio ma anche giocare con la squadra. Grande mano a rimbalzo, ma il suo biglietto da visita rimane senz’altro il tiro da fuori che usa più di quello dalla media. In generale, riesce a costruirsi un tiro nelle situazioni più disparate e, spesso, fuori equilibrio, anche a giochi rotti. Bottini in doppia cifra assicurati! Meno produttivo nel traffico rispetto al passato. Per lui 17.6 p.ti,  ben 7.3 rimbalzi e 3.1 assist per gara. Ottimo il 39% dai 6.75, su oltre 8 tentativi ad uscita. Poi c’è l’ala argentina Agustin Fabi (1991), tatticamente versatile e non facile da leggere per le difese avversarie, poiché giostra indifferentemente tra il ruolo di “3” e quello di “4”, aprendo il campo e colpendo con le sue doti di tiratore e passatore sopraffino. Le sue indubbie capacità difensive ed il consueto apporto a tutto campo si traducono sul parquet a suon di prestazioni che non sempre finiscono nei tabellini. Il tiro da tre è la sua specialità, e lo usa in prevalenza. Esperienza e qualità. Le sue cifre: 5.1 p.ti (38% da tre), 3.1 rimbalzi e 2 assist per partita. Di contro, poco incisivo in 1c1 e nel traffico. Il playmaker titolare (può giocare anche da 2) è il 2001 Andrea Calzavara, prodotto del settore giovanile di Varese, che coach Di Bella si porta dall’esperienza in B con Pavia dove ha garantito la doppia cifra di media che sta replicando al piano di sopra. Regista dalla grande struttura fisica, che gioca con tanta energia, che si traduce in falli subiti, rimbalzi e notevoli capacità di assistman. Molto dedito a giocare per i compagni, in virtù di ottimo quoziente cestistico, un po’ alterno e meno a proprio agio invece al tiro, anche se da fuori sta sorprendendo con il 44% da tre. Bene finora con 10.9 p.ti, 5.3 falli subiti, 4 rimbalzi e ben 4.6 assist. In rampa di lancio. In roster anche l’ala/pivot estone del 2004 Karl Markus Poom che è un prospetto che ha fatto vedere ottime cose nei campionati giovanili con la Novipiù Campus Piemonte. Buon impatto per lui la passata stagione, la prima di fatto con un minutaggio da rotazione importante. Ottima capacità di aprirsi anche per il tiro da fuori (buona mano in generale per lui), punendo avversari più statici e liberando l’area per l’uno contro uno degli esterni. Futuribile. Non sempre “cattivo” nel pitturato. A referto con 3.3 p.ti (75% da due, 33% da tre) e 2.7 rimbalzi a match. Meno abile a subire contatto e così rari per lui i viaggi in lunetta. In organico anche l’ala-pivot del 1996, ex Bergamo, Rieti e Pistoia, Dario Zucca (cresciuto alla Reyer Venezia) che è un lungo con buone mani che colpisce maggiormente dalla distanza, dato che non ama fare a spallate in area. Poco incline infatti a subire fallo (in lunetta va di rado) e, più in generale, poca cattiveria a rimbalzo. Tecnico, con buona attitudine al passaggio. Per lui 5.3 p.ti (37% da tre) e 2.2 rimbalzi. Ha un ruolo importante l’ala del 2003 (nazionale under 20) Tommaso Fantoma, prodotto di Trieste ed interessante prospetto che ha già assaggiato la A2 la scorsa annata con Udine. Ha ben impressionato finora ed il suo minutaggio (19’ di parquet) lo dimostra. Tanta energia e buone capacità tecniche, condite da un tiro dalla media affidabile. Da migliorare invece il tiro da fuori, che al momento è un po’ alterno. Per lui, 6.8 p.ti (62% da due, 24% da tre) e 2.3 rimbalzi. Da un mese è arrivata l’ala del 2002 Raffaele Romano, le ultime due stagioni in B a Caserta. Subito nelle rotazioni, con 13’ di campo (2.8 p.ti conditi da 3.3 rimbalzi di media). Energia ma mani migliorabili (29% da due).   Poco spazio infine per il play-guardia, 21enne ex Trapani, Tommy Pianegonda che, pur giovane, ha diverse esperienze a questo livello (Trapani, Ferrara, Juvi Cremona) ed una B ad Empoli in doppia cifra di media. Rapido, buon uno contro uno e capacità d’infiammarsi anche dalla distanza (più un tiratore di striscia). Fuoco vivo anche in difesa; così come per la guardia del 2002 Nicolò Castellino che garantisce energia, e pressione sulla palla, sul parquet ma sconta percentuali da fuori migliorabili.

Salvatore Barraco