La Novipiù, dopo una salvezza travagliata, quest’estate ha puntato in panchina su coach Fabio Di Bella, che farà il suo esordio assoluto in A2 (l’anno scorso in B a Pavia), ovviamente da allenatore, perché sul campo, da giocatore, ha indossato le maglie più prestigiose d’Italia, Milano e Virtus Bologna comprese. Nonché quella della stessa Casale negli ultimi anni di carriera. Il suo credo si fonda su applicazione difensiva e transizione. Mentre a metà campo, si è puntato su due U.S.A. di sicuro rendimento (cui affidare tante responsabilità) e del sempre verde Capitano Martinoni, vero metronomo (non solo tecnico) della squadra. Probabilmente il roster non è profondissimo, e lì Di Bella dovrà trovare dalle rotazioni qualche giovane a garantirgli sostanza e qualità con una certa continuità. Sconfitta dolorosa, sul fotofinish, tra le mura amiche contro la Luiss Roma, all’esordio, avversaria in lotta per la salvezza che, al momento, appare l’obiettivo stagionale legittimo della Novipiù. Interessante il mix di esperienza e giovani in organico. I singoli. Tanti palloni tra le mani per la combo guard USA del 1998 C.J. Kelly, rookie da UCF Knights (NCAA) dove, nell’anno da senior, ha prodotto 13.3 p.ti (col 38.7% da tre), 3.6 rimbalzi, 2.8 assist di media. Per lui due stagioni in ACB in doppia cifra, con Bilbao e Lugo, facendo bene anche in Eurocup. In SuperCoppa ha dimostrato di avere feeling col “ventello”, falli subiti e capacità di smistare assist, segno che vede bene i compagni, oltre a saper mettersi in proprio. Specialità della casa il tiro da tre, che usa tanto. Non è certo un timido, prendendosi tante responsabilità. La gran struttura fisica, ed il notevole atletismo, gli permettono di giocare anche da “tre”, di subire tanti falli e di dare una grossa mano in difesa, potendo accoppiarsi dall’1 al 4. Troviamo poi l’ala pivot, nonché capitano storico, Niccolò Martinoni (1989), “quattro/cinque” atipico che si affida alle mani da esterno puro. È esponenzialmente migliorato negli anni anche nella veste da intimidatore d’area, con diverse stoppate a referto, dimostrandosi più “cattivo” del passato! Porta in dote la doppia cifra di media e diversi rimbalzi, conditi da ottime percentuali da due (storicamente bene dal campo). Usa meno di prima il tiro da tre (e con fortune alterne), arma utile ad “aprire” il campo e colpire i più lenti lunghi avversari. “Vede” inoltre bene il gioco, con notevole capacità di assistman (per il ruolo). Garanzia. “Doppia doppia” (17+10) all’esordio. Altra certezza, la guardia, esperto realizzatore, con fisico da quarterback, Dalton Pepper (1990) che, dopo l’esperienza alla prestigiosa TempleUniversity, si è meritatamente guadagnato la scena a Rieti, Cassino, Latina, Casale Monferrato (è un ritorno per lui) e San Severo. Esterno completo, che sa mettersi in proprio ma anche giocare con la squadra. Grande mano a rimbalzo, ma il suo biglietto da visita rimane senz’altro il tiro da fuori che usa più di quello dalla media. In generale, riesce a costruirsi un tiro nelle situazioni più disparate e, spesso, fuori equilibrio, anche a giochi rotti. Bottini in doppia cifra assicurati! Meno produttivo nel traffico rispetto al passato. Contro la Luiss 18 p.ti, con 4/9 da tre e 7 rimbalzi. Poi c’è l’ala argentina Agustin Fabi (1991), che a Reggio Calabria ed in parte Latina ha fatto grandi cose. Un po’ in calo invece dall’esperienza di Tortona in avanti. È un atleta tatticamente versatile e non facile da leggere per le difese avversarie, poiché giostra indifferentemente tra il ruolo di “3” e quello di “4”, aprendo il campo e colpendo con le sue doti di tiratore e passatore sopraffino. Le sue indubbie capacità difensive ed il consueto apporto a tutto campo si traducono sul parquet a suon di prestazioni che non sempre finiscono nei tabellini. Il tiro da tre è la sua specialità, e lo usa in prevalenza. Esperienza e qualità. Il playmaker titolare (può giocare anche da 2) è il 2001 Andrea Calzavara, prodotto del settore giovanile di Varese, che coach Di Bella si porta dall’esperienza in B con Pavia dove ha garantito la doppia cifra di media. Bene anche all’esordio, l’anno scorso, in A2 con Mantova (6.1 p.ti di media). Regista dalla grande struttura fisica, che gioca con grande energia, che si traduce in tanti falli subiti, rimbalzi e notevoli capacità di assistman. Molto dedito a giocare per i compagni, in virtù di ottimo quoziente cestistico, un po’ alterno e meno a proprio agio invece al tiro, soprattutto da fuori che, in ogni caso, non usa tanto, prediligendo gestire il gioco. Bene alla prima con 13 p.ti, 7 falli subiti, 5 rimbalzi e 4 assist. In rampa di lancio. In roster anche l’ala/pivot estone del 2004 Karl Markus Poom che è un prospetto che ha fatto vedere ottime cose nei campionati giovanili con la Novipiù Campus Piemonte. Buon impatto per lui la passata stagione, la prima di fatto con un minutaggio da rotazione importante. Ottima capacità di aprirsi anche per il tiro da fuori (buona mano in generale per lui), punendo avversari più statici e liberando l’area per l’uno contro uno degli esterni. Futuribile. Non sempre “cattivo” nel pitturato. In organico anche l’ala-pivot del 1996, ex Bergamo, Rieti e Pistoia, Dario Zucca (cresciuto alla Reyer Venezia) che è un lungo con buone mani che colpisce maggiormente dalla distanza, dato che non ama fare a spallate in area. Poco incline infatti a subire fallo (in lunetta va di rado) e, più in generale, poca cattiveria a rimbalzo. Tecnico, con buona attitudine al passaggio. Ha un ruolo importante l’ala del 2003 (reduce dagli europei con la nazionale under 20 con 6.9 p.ti di media) Tommaso Fantoma, prodotto di Trieste ed interessante prospetto che ha già assaggiato la A2 la scorsa annata con Udine (7.2’ di impiego e 2.6 p.ti a match). Ha ben impressionato in SuperCoppa, ed il suo minutaggio sarà di certo importante, data la sua energia e le buone capacità tecniche, condite da un tiro dalla media affidabile. Da migliorare il tiro da fuori, che al momento è un po’ alterno. In crescita. Che esordio per lui, con 10 p.ti (2/3 da due, 2/4 da tre) e 4 rimbalzi. Minuti importanti anche per il play-guardia, 21enne ex Trapani, Tommy Pianegonda che, pur giovane, ha diverse esperienze a questo livello (Trapani, Ferrara, Juvi Cremona) ed una B ad Empoli in doppia cifra di media. Rapido, buon uno contro uno e capacità d’infiammarsi anche dalla distanza (più un tiratore di striscia). Grandi margini di miglioramento per lui. Fuoco vivo anche in difesa. Entra nelle rotazioni anche la guardia del 2002 Nicolò Castellino che garantisce energia, e pressione sulla palla, sul parquet ma sconta percentuali dal campo migliorabili.
Salvatore Barraco