Cremona ha in panchina l’ottimo ed esperto coach Luca Bechi che dispone di un quintetto solido e di talento. Altra caratteristica della Juvi è la profondità del roster, con dieci giocatori di livello, il vero punto di forza per le rotazioni, che garantiscono un basket, sia difensivo che offensivo, di grande intensità, com’è nel credo di Bechi. I due americani, entrambi esterni, conoscono bene il campionato ed assicurano notevole produzione in attacco, anche a giochi rotti. L’obiettivo, ampiamente alla portata, è raggiungere i play-off da buona posizione, e l’impressione è che Cremona possa inserirsi stabilmente tra le prime quattro del girone. Ecco i singoli. La guardia U.S.A., gran realizzatore, è Tekele Cotton (1993), prodotto di Wichita State University (con cui ha raggiunto le Final Four nel 2013), con prestigiosa esperienza anche nelle coppe europee, compresa la stagione 2018/19 con Torino in doppia cifra sia in A che in Eurocup, e di recente in quel di Cento. Esterno davvero completo, che può mettersi in proprio ma anche creare per i compagni. Il fisico possente lo aiuta oltretutto a tirare giù tanti rimbalzi ed ad attaccare il ferro con efficacia. Per lui 14 p.ti, 3.3 falli subiti, 3.6 rimbalzi e 2 assist ad incontro. Da oltre l’arco dei 6.75 sta tirando alla grande (43% su quasi 5 tentativi di media) ed in genere si carica di tante responsabilità, pur non essendo certo un mangia palloni. Spesso in lunetta, dove viaggia con l’86%. Nel perimetro altrettanto pericoloso è il play/guardia americano Lester Medford (1993) che ha girato tanto in Europa (Ungheria, Svizzera, Lituania, Macedonia, Lettonia e Polonia) e di recente ha fatto benissimo a Chiusi. Esterno con non tanti centimetri ma di grande energia sul parquet, capace di mettere in ritmo i compagni ma anche di realizzare buoni bottini, soprattutto col suo micidiale tiro dalla distanza. Finora 15.2 p.ti, 5.1 falli subiti, 3.2 rimbalzi e ben 6.1 assist a match. Bene dalla media (52% da due), mentre le percentuali da fuori si fermano al 29% da tre, su più di 6 tentativi per gara, soluzione che usa tanto. Qualche persa, 2.5 a match. Aggressivo sulla palla, vicino ai 2 recuperi di media. Altro esterno, l’italo argentino Bernardo Musso (1986), ex Treviso, Casale, Latina e diverse altre esperienze italiane alle spalle. È un giocatore di sistema che, oltre ad avere punti nelle mani, riesce a mettere in ritmo il talento dei compagni di squadra. Il tiro è la specialità della casa ma è un giocatore completo, che assicura anche difesa ed energia sul parquet. Le sue cifre: 10.7 p.ti, 2.6 assist ed un eccellente 39% da tre (su quasi cinque tentativi a match). Solido dalla media (63% da due), pur tirando poco da quel raggio. Di contro, poca pericolosità in uno contro uno. Sfiora il 90% dalla lunetta. 20’ per l’atletica ala-pivot del 1995, ex Virtus Roma e Legnano, Gabriele Benetti che garantisce quella fisicità e grinta che da sempre rappresentano il suo biglietto da visita. I numeri ne danno ampia testimonianza, con 6.9 p.ti (54% da due) e 4.3 rimbalzi. Può colpire anche da fuori, per aprire il campo, ma con alterne fortune (19% da tre finora). Energia! Poi troviamo l’ala del 1993 Lorenzo Tortù, sempre più convincente col passare delle gare. Determinazione da vendere e grande prestanza fisica che lo porta a sfruttare i miss match in post basso contro avversari più piccoli. Le sue cifre: 14.9 p.ti (57% da due), 3.4 falli subiti, 5.9 rimbalzi (ottima attitudine per lui) e quasi 2 assist di media, segno che vede bene il gioco. Da tre è onfire, con il 42% in stagione, specialità dove è molto migliorato. Personalità … e stagione da americano! Oltre 20’ poi per l’ala del 2003 Luca Vincini, ex Biella, che può giocare da 4 atipico ed anche da 5, in virtù di lunghe leve. Per lui 8.4 p.ti, 2.6 falli subiti e 4.6 rimbalzi di media. Corre bene il campo e “cambia” in difesa, e le percentuali lo premiano sempre più (66% da due). Buona mano anche se è poco incline a tirare da fuori. 22’ di parquet per il playmaker del 2000, ex Eurobasket Roma e San Severo, Antonino Sabatino che scrive a referto 9.9 p.ti, 3.9 falli subiti, un ottimo 43% da tre (soluzione che usa in prevalenza) e 2 assist ad uscita. Argento vivo. 15’ per l’esperto centro Daniele Magro (1987), ex Olimpia Milano e Pistoia (con promozione in A). Solidità e stazza nel pitturato, è il classico lungo dotato di ottima tecnica in post basso (7 p.ti con un eccellente 67% dalla media), non ha invece raggio dalla distanza. In aggiunta 3.6 rimbalzi ad incontro. Totem. 20’ anche per l’ala Cosimo Costi (2000), ex Bergamo ed Agrigento. Può giocare anche da “quattro” atipico, che apre il campo. Da “tre” può portare “sotto” esterni avversari più leggeri. Assicura dinamismo, rimbalzi e tiro da fuori. Prezioso tatticamente (6.8 p.ti, 4.4 rimbalzi, il 57% da due ed il 30% da tre). Ha saltato le ultime due gare. In corsa è arrivata la guardia-ala Marco Timperi (1997), ex Rieti. Tanto atletismo per lui, con rimbalzi e recuperi. A referto con 3.3 p.ti in 14’, ed un ottimo 67% da due, mentre coi 6.75 non ha tanto feeling. Fuori per infortunio l’energico ed atletico esterno del 2001 Niccolò Giulietti, il cui biglietto da visita è la grande intensità di gioco.
Salvatore Barraco