Tante novità rispetto alla gara d’andata. In panchina non c’è più Giuseppe Di Manno ma l’indimenticato ex Trapani Giancarlo Sacco, coach dell’unica stagione in A granata. Latina sta vivendo un periodo complicato, tra infortuni, chiusura del palazzetto e diverse gare perse sulla sirena, pur lottate contro avversarie più quotate. Ultima in classifica, l’obiettivo della salvezza appare in ogni caso alla portata, grazie ad alcuni innesti che hanno reso il roster più congeniale alle idee di Sacco, vero specialista in salvezze impossibili. C’è qualità sia negli esterni che tra i lunghi, dove regna l’atipicità. Un sostanziale “cinque fuori”, con i vari Alipiev e soci ad attaccare fronte a canestro i più lenti avversari, od a colpirli dalla distanza, “aprendo” il campo per le incursioni dei compagni. I singoli. Frank Gaines (17.1 p.ti, 4.3 falli subiti, 2.2 assist) non è più sceso sul parquet da quando è arrivato l’esterno U.S.A. DeMario Mayfield, guardia ala del 91, prodotto di Charlotte e Angelo State, ex Torino. Grande atletismo che gli permette di essere un fattore a rimbalzo (5.3), ed ottima capacità di vedere i compagni e metterli in ritmo (ben 6.7 assist di media). Può mettersi in proprio, soprattutto con le sue doti balistiche (24% da tre su 7 tentativi a match). Per il resto 15.7 p.ti (48% da due), 3.7 falli subiti per gara e qualche persa di troppo (4.7 ad uscita). Buon difensore (1.7 recuperi) e, rispetto a Gaines, più giocatore di sistema. Manca da qualche gara, per guai fisici, il prezioso contributo sul perimetro di Gabriele Romeo (1997), apprezzato ex Trapani, playmaker con estro e personalità, molto abile nel penetra e scarica. Alterno alla voce percentuali dal campo (39% da due, 23% da tre). Ottimo assist-man. Le sue cifre: 8.6 p.ti, 2.3 falli subiti e 2.8 assist. Pressa la palla con energia e corre bene in transizione. Moto perpetuo. Altro esterno, il nazionale bulgaro Ivan Alipiev (1999), ala formatasi negli Stati Uniti. È un giocatore di grande stazza per il ruolo che, oltre ad avere punti nelle mani, riesce a dare un grosso aiuto a rimbalzo. Il tiro è la specialità della casa, e colpisce prevalentemente dalla distanza. Le sue cifre: 14 p.ti (54% da due), 5.8 rimbalzi, un eccellente 38% da tre (su 5 tentativi a match). Può giocare da “quattro” atipico che apre il campo. Di contro, poca pericolosità in uno contro uno e, così, nel traffico lo si vede poco (in lunetta ci va di rado perché non subisce tanti falli per la sua attitudine perimetrale). Troviamo poi l’ex Eurobasket Roma Alexander Cicchetti, “quattro” del 1998. Nelle gare disputate finora ha fatto bene, con 9.4 p.ti, 22’ di campo, 3.6 falli subiti, 4.4 rimbalzi. Sta faticando dal campo, con il 44% da due, e dalla lunetta (68%). Può colpire da tre, soluzione preziosa tatticamente anche se non la usa di frequente. Può accoppiarsi con tutti in difesa e la sua energia è vitale. Può far male in 1c1 fronte a canestro contro lunghi meno dinamici. In crescita. Non c’è più il centro Abdel Fall, andato a Casale Monferrato, e così sono cresciuti i minuti (quasi 24’ di parquet) per il “quattro” del 1998 Samuele Moretti, ex Agrigento, Orlandina e San Severo. Eccellente rimbalzista, non ha invece tanti punti nelle mani ma, di contro, percentuali più che buone (53% da due), diversi rimbalzi (7.5 di media) e 8.9 p.ti ad allacciata di scarpe. Capisce il gioco e sa passare la palla (con 2.3 assist per gara) e si prende facilmente fallo (3.4 subiti). Grossi problemi in lunetta (55% in stagione) e qualche persa di troppo (2.1 di media). Non ha raggio dalla distanza. Under Size ma sopperisce con innata energia! Titolare fisso il play guardia del 1990 Salvatore Parrillo (tanta A per lui con Brescia, Reggio Emilia, Cantù). Specialista del tiro dai 6.75 (43% su quasi 6 tentativi per gara), è molto pericoloso in uscita dai blocchi. Di contro, attacca di rado il ferro e, più in generale, in 1c1. Perimetrale, tira prevalentemente da fuori. Per lui 11.5 p.ti e 4 rimbalzi per partita. Ad assicurare difesa e sostanza un altro ex Trapani, Kenneth Viglianisi che è un elemento di equilibrio per il sistema. Giocatore duttile (può ricoprire i tre ruoli “fuori”) anche se poco confortato dalle percentuali dal campo che, spesso, non gli sorridono. I suoi numeri: 3.5 p.ti e 2.8 falli subiti a match. Alterno al tiro da tre (19% dai 6.75), soluzione che usa maggiormente, anche se è un giocatore disciplinato, che non forza. Di contro, usa poco il medio raggio. Spazio (18’) anche per la guardia del 2000, bulgaro di formazione italiana, Borislav Mladenov che ha fatto grandi cose nella scorsa B con la Virtus Imola (15.5+8.4). Grande struttura fisica per il ruolo, scrive a referto 5.1 p.ti e 2.8 rimbalzi per partita. Bilancia bene le conclusioni da tre (fatica al momento con il 28%) e da due, dove invece è efficace (61%) mentre frequenta poco la lunetta per via di scarsa pericolosità in 1c1. Atleta, col vizio della stoppata (il migliore della squadra in questa voce). Coinvolti fnora nelle rotazoni anche i 2004 Felix Amo, guardia, ed il neo arrivato Lorenzo Zangheri, ala di buona struttura fisica arrivata da Trento che, all’esordio contro Milano, ha ben tenuto il campo per oltre 20’ mettendo a segno 6 punti, frutto di tue triple.