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I NUMERI DI LATINA

La formazione di coach Giuseppe Di Manno (storico vice di Franco Gramenzi), ormai a Latina da tanti anni, sta vivendo un inizio di stagione complicato, ancora a zero nella casella delle vittorie, anche per via di un calendario difficile. L’obiettivo della salvezza, anche anticipata, appare in ogni caso alla portata, grazie ad un roster che ha qualità sia negli esterni che tra i lunghi, dove regna l’atipicità. Quando Fall non è sul parquet ne viene fuori infatti un sostanziale “cinque fuori”, con i vari Alipiev e soci ad attaccare fronte a canestro i più lenti avversari, od a colpirli dalla distanza, “aprendo” il campo per le incursioni dei compagni. I singoli. Gran colpo quello della guardia Frank Gaines (1990) che nella stagione 2018/2019 è stato il miglior realizzatore della serie A con Cantù ad oltre 20 di media. Tanta esperienza (e canestri) al piano di sopra (anche Trieste e Virtus Bologna),  nelle prime uscite con Latina viaggia con 17.4 p.ti e 4.8 falli subiti. Il tiro da fuori è la specialità della casa che usa tantissimo (38% su ben 9 tentativi a match), con ottimi dividendi. Spesso in lunetta, per via dei tanti falli subiti, stante la sua pericolosità nel traffico. Se si accende può vedere il “trentello”. Un prezioso contributo sul perimetro lo assicura altresì Gabriele Romeo (1997), apprezzato ex Trapani, playmaker con estro e personalità, molto abile nel penetra e scarica. Alterno alla voce percentuali dal campo (44% da due, 25% da tre). Ottimo assist-man. Le sue cifre: 10.8 p.ti, 2.8 falli subiti, 2.2 rimbalzi, 3.8 assist. Pressa la palla con energia e corre bene in transizione. Moto perpetuo. Altro esterno, il nazionale bulgaro Ivan Alipiev (1999), ala formatasi negli Stati Uniti. È un giocatore di grande stazza per il ruolo che, oltre ad avere punti nelle mani, riesce a dare un grosso aiuto a rimbalzo. Il tiro è la specialità della casa, e colpisce prevalentemente dalla distanza. Le sue cifre: 14 p.ti (46% da due), 5.2 rimbalzi, un eccellente 42% da tre (su oltre 5 tentativi a match). Può giocare da “quattro” atipico che apre il campo. Di contro, poca pericolosità in uno contro uno e, così, nel traffico lo si vede poco (in lunetta ci va poco perché non subisce tanti falli per la sua attitudine perimetrale). Troviamo poi l’ex Eurobasket Roma Alexander Cicchetti, “quattro” del 1998. Nelle gare disputate finora ha fatto bene, con 6.4 p.ti, 17’ di campo, 3.6 rimbalzi. Sta faticando dal campo, con il 37% da due, e dalla lunetta (58%). Può colpire da tre, soluzione preziosa tatticamente anche se non la usa di frequente. Può accoppiarsi con tutti in difesa e la sua energia è vitale. Poi il centro, Abdel Fall, ex Scafati e Capo d’Orlando, esplosivo lungo del 1991 che, negli anni, ha letteralmente fatto passi da gigante dal punto di vista tecnico. Dalle sue parti non si passa facilmente, poiché le sue indubbie doti atletiche lo rendono un intimidatore d’area di assoluto valore. Viaggia spedito nella casella dei rimbalzi e le stoppate sono il suo marchio di fabbrica. Le mani sono, di anno in anno, sempre più educate, come dimostra la sua efficacia dal campo. Le sue cifre, 4.6 p.ti (50% da due) e 4.8 rimbalzi a match. Non ha raggio dai 6.75. Non sempre preciso dalla linea della carità, dove conclude con il 50%. Titolare fisso il play guardia del 1990 Salvatore Parrillo (tanta A per lui con Brescia, Reggio Emilia, Cantù). Specialista del tiro dai 6.75 (38% su 6 tentativi per gara), è molto pericoloso in uscita dai blocchi. Di contro, attacca di rado il ferro e, più in generale, in 1c1. Perimetrale. Per lui 9.3 p.ti e 3.8 rimbalzi per partita. Tanti minuti (quasi 22’ di parquet) per il “quattro” del 1998 Samuele Moretti, ex Agrigento, Orlandina e San Severo. Eccellente rimbalzista, non ha invece tanti punti nelle mani ma, di contro, percentuali più che buone (59% da due), diversi rimbalzi (6.8 di media) e 8.6 p.ti ad allacciata di scarpe. Capisce il gioco e sa passare la palla (con ben 3.2 assist per gara) e si prende facilmente fallo (2.2 subiti). Grossi problemi in lunetta (47% in stagione) e qualche persa di troppo (quasi 2 di media). Non ha raggio dalla distanza. Energia! Ad assicurare difesa e sostanza anche l’ex Trapani Kenneth Viglianisi che è un elemento di equilibrio per il sistema. Giocatore duttile (può ricoprire i tre ruoli “fuori”) anche se poco confortato dalle percentuali da fuori che, spesso, non gli sorridono. I suoi numeri: 4 p.ti e 3 falli subiti a match. Alterno al tiro da tre (29% dai 6.75), soluzione che usa in prevalenza, anche se è un giocatore disciplinato, che non forza. Di contro, nel traffico lo si vede poco. Spazio (18’) anche per la guardia del 2000, bulgaro di formazione italiana, Borislav Mladenov che ha fatto grandi cose nella scorsa B con la Virtus Imola (15.5+8.4). Grande struttura fisica per il ruolo, scrive a referto 4 p.ti e 2.8 rimbalzi per partita. Brutte le percentuali da tre (20%) ed ai liberi (57%), dove però va poco per via di scarsa pericolosità in 1c1. Bene invece da due, col 56%. Atleta, col vizio della stoppata (quasi una di media).

Salvatore Barraco