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I NUMERI DI ROMA

La Luiss è una neopromossa reduce da una splendida stagione targata Andrea Paccariè che è rimasto, naturalmente, al timone degli universitari anche in questa stagione di A2, nella quale sta imprimendo al gruppo tutta la sua esperienza. In estate il nucleo storico della promozione è stato in gran parte confermato, con qualche innesto mirato e d’esperienza, costruendo un roster “leggero”, votato alla transizione, con diversi atleti pronti a sfruttare la loro atipicità. Qualche lacuna in fatto di centimetri e stazza, così Roma si affida ad un basket che non può che prendere linfa partendo dall’aggressività difensiva, intensità di gioco e dal correre il campo per creare vantaggi nei primi secondi dell’azione. Ecco i singoli. Il playmaker è Marco Pasqualin(1997), regista tascabile che coniuga bene la capacità di mettersi in proprio con quella di costruttore di gioco, risultando decisivo per mettere in ritmo i compagni. Pericoloso dalla distanza, soluzione che usa in prevalenza. Giocatore di energia, bravo a subire fallo. Le sue cifre: 8.7 p.ti, 4.7 falli subiti, 2.9 rimbalzi, ben 4.1 assist per gara. Le percentuali dal campo, 50% da due e 20% da tre (su oltre 4 tentativi per uscita). Va spesso in lunetta (84% finora) ed è un ottimo difensore, con diversi recuperi. L’ala è il nazionale irlandese del 1993 Taiwo Badmus, che proviene dal campionato islandese ed ha qualche esperienza nelle “minors” spagnole. Sta dimostrando appieno le sue qualità, in particolare l’atletismo e l’esplosività del primo passo, che lo portano ad essere incisivo in uno contro uno (e a subire tanti falli). Può colpire anche da fuori, ma non è la specialità della casa. Versatile, può portare in post basso esterni più piccoli e giocare da 4 che attacca fronte a canestro lunghi meno dinamici. Buon difensore. Giocatore da entrambe le metà campo. Finora 11.6 p.ti (48% da due, 21% da tre), 3.4 falli subiti, 5.2 rimbalzi a match. Sul perimetro troviamo anche l’ex Reggio Calabria e Cento Matteo Fallucca (1993) che mette al servizio della causa energia e, soprattutto, tiro dalla distanza. La specialità della casa sono infatti i 6.75 e, di fatto, raramente mette piede dentro l’arco. Per lui 30% da tre, su quasi 6 conclusioni a match. Aggiunge 7.8 p.ti, 2.1 falli subiti, 2 rimbalzi di media. Se si infiamma, può andare in striscia. Perimetrale. In quintetto anche l’atletica ala del 1995Valerio Cucci, prodotto della Stella Azzurra Roma ed ex Tortona, Latina e Fortitudo Bologna. Sta fornendo un solidissimo contributo nei paraggi del canestro. Energia, grinta ed eccellenti doti fisiche il suo biglietto da visita, con innata capacità di subire fallo. È un “quattro” ma non si tira indietro a giocare da centro, facendo a botte con avversari più prestanti e, punendoli, dall’altro lato, con il suo maggiore dinamismo. Prezioso, con 12.7 p.ti (49% da 2), 5.2 falli subiti, 5.1 rimbalzi. L’eccellente 45% da tre gli dona poi una doppia dimensione difficile da arginare per le difese avversarie!  Sotto canestro troviamo il nazionale lettone Anrijs Miska (2000), due volte vincitore del campionato di casa con il VEF Riga con cui ha anche disputato le coppe. Buona attitudine a rimbalzo. Lungo con ottima tecnica individuale, con caratteristiche sia spalle a canestro che fronte dal mid range (buone percentuali per lui, 66% da due). Ha anche raggio dalla distanza, pur aprendosi dai 6.75 con parsimonia (33% da tre in stagione). I suoi numeri: 13.4 p.ti e 5.7 rimbalzi di media. Solido. Dalla panchina: il “piccolo” play del 2001 Domenico D’Argenzio che, in 13’ di utilizzo medio, scrive a referto 5.7 p.ti (55% da due, 33% da tre), 2 falli subiti e quasi 2 assist di media. Titolare aggiunto. Qualche problema ai liberi, con l’attuale 42%; l’ala del 1996 Marco Legnini che ha buona struttura fisica anche se non ama molto il traffico, prediligendo concludere dai 6.75 (42% su 3 tentativi a match). Per il resto, 11’ di parquet con 4.8 p.ti di media. Perimetrale; la guardia/ala del 1999 Matija Jovovic che, in 14’, garantisce 4.5 p.ti e 2.1 rimbalzi per gara. Non tira tanto dal campo ma ha di certo mani educate, come dimostrano le percentuali (59% da due, 44% da tre); spazio anche per il play/guardia del 2000 Riccardo Murri, coinvolto appieno nelle rotazioni (14’ con 4.4 p.ti, 2.3 rimbalzi e qualche persa). Migliorabili le sue medie dal campo (36% da due, 20% da tre). Energia; altro esterno, il playmaker del 1997 Francesco Villa che, in 11’ di impiego, scrive 3.2 p.ti, 1.6 rimbalzi ed ottimi dividendi da tre (38% finora), soluzione che usa in prevalenza. Buone mani ma poco incline all’uno contro uno; nelle rotazioni anche il 4 del 2004, ex Stella Azzurra Roma, Riccardo Salvioni che è un lungo atletico che può far bene in area (7’ con 1.9 p.ti e 2.1 rimbalzi). Migliorabile da sotto (36% da due). Doppia dimensione, poiché può aprirsi per colpire da tre (33%), da dove comunque tira poco.    

Salvatore Barraco