Parziali (15-21, 23-14, 25-26, 19-17)
Trapani Shark: J .d. Notae 19 (4/7, 3/10), Pierpaolo Marini 12 (3/5, 1/2), Andrea Renzi 12 (0/1, 4/5), Fabio Mian 11 (1/1, 3/5), Joseph yantchoue Mobio 10 (2/4, 2/3), Chris Horton 9 (3/4, 0/0), Rei Pullazi 9 (2/2, 1/3), Matteo Imbro 6 (0/0, 2/4), Veljko Dancetovic 3 (0/0, 1/3), Marco Mollura 2 (1/2, 0/2), Salvatore Tumminia 0 (0/0, 0/1)
Luiss Roma: Tyler francis Sabin 23 (4/8, 4/11), Matteo Fallucca 15 (0/0, 5/11), Anrijs Miska 14 (5/7, 1/4), Valerio Cucci 12 (3/9, 1/4), Marco Pasqualin 10 (2/2, 1/7), Riccardo Salvioni 2 (1/1, 0/0), Francesco Villa 2 (1/1, 0/2), Riccardo Murri 0 (0/0, 0/1), Cesare Barbon 0 (0/0, 0/0), Domenico D’argenzio 0 (0/0, 0/0), Beniamino Basso 0 (0/0, 0/0)
CRONACA
Penultimo atto della prima parte di stagione, volata finale in vista della fase a orologio, in cui si scoprirà se le cifre tecniche dei roster, fra i due raggruppamenti, siano piuttosto omogenee; oppure se, come molti sostengono, nel girone Rosso ci siano valori medi più elevati. Intanto, i quaranta minuti che si stagliano davanti ai granata, contro la Luiss Roma, sottendono una serie di obiettivi: c’è da confermare il trend di vittorie, da rinforzare la classifica (che rimarrà sempre unica anche dopo il cosiddetto “orologio”) e, soprattutto, da misurarsi con nuove difficoltà. Le assenze di Yancarlos Rodriguez e Fabio Mian sono confermate, e la settimana di Pierpaolo Marini non è stata semplice, perché senza allenamenti e scandita da un malessere stagionale. Morale: rotazioni ridotte (e di tanto) e nuovi grafici dei minutaggi da tracciare per Daniele Parente. “Vedremo di leggere lo svolgimento della gara – ha spiegato lo stesso coach – e di prendere le contromisure adeguate. Affrontiamo la squadra che cattura il maggior numero di rimbalzi d’attacco di tutta l’A2. E’ un dato che ci deve far riflettere sul tipo di sfida che ci attende”. Sfida dura, contro un’avversaria che all’andata mise in difficoltà gli Shark per un sostanzioso numero di minuti, e che, rispetto alla partita dello scorso mese di novembre del Pala Tiziano, è progredita non poco.
Il quintetto scelto dallo staff tecnico degli Shark è, per forza di cose, inedito: Matteo Imbrò, JD Notae, Marco Mollura, Joseph Mobio e Chris Horton. Inizio equilibrato (6-5, 3’) con Horton e JD che trovano la via del canestro. Approntando una zona 2-3 chiusa, il coach ospite Paccarié opera il tentativo di abbassare immediatamente il ritmo della contesa. Una buona idea, se vista dal suo lato, perché la Luiss al 5’ comanda: 6-13. Trapani finalmente corre e costruisce un alley-oop sull’asse Imbrò-Horton: è chiaro, però, che, per sciogliere la partita, gli Shark hanno bisogno di aumentare la pressione difensiva. Trapani spara a salve e la Luiss gioca con molto più agio. Quando Daniele Parente è costretto a chiamare timeout, il tabellone recita 8-16 (7’). Una fiammata di Horton (recupero e schiacciata) non basta a cambiare l’inerzia: la Luiss è lucida e gestisce i possessi con oculatezza. Si va al primo intervallo con gli ospiti meritatamente avanti di sei lunghezze (15-21).
Nel vischio che avvolge la prestazione degli Skark, c’è sicuramente merito di Roma, c’è la difficoltà di Trapani a rinunciare alle rotazioni profonde, ma è innegabile che manchi un pizzico di ferocia agonistica in fase difensiva. Non appena i granata iniziano a produrre fisicità e attenzione nella propria metà campo, la musica cambia. Renzi da oltre l’arco sigilla il sorpasso (26-25, 14’), ed è il segnale. Il professor Horton è il primo uomo ad andare in doppia cifra con un altro alley-oop costruito da JD e la Luiss rimane attaccata con merito. Paradossale come gli Shark sbaglino una gran quantità di tiri aperti con i piedi a terra. Chi conosce le regole non scritte di questo gioco sa come questa situazione tattica sia tutt’altro che rara. Il fatto è che, alla lunga, una difesa che concede tanto come quella della Luiss, non riesce a reggere solitamente quaranta minuti. Sono solo sofismi, a pensarci bene: perché, di fatto, ai romani riesce qualcosa che pochi avevano saputo fare al Pala Skark: essere in vantaggio al 17’ (31-32). Al riposo più lungo, Trapani, comunque, è sopra di tre (38-35) soprattutto per l’energia incommensurabile di Horton.
L’approccio al terzo periodo, spesso, è un momento-chiave. Gli Shark provano a piazzare di nervi una mini-fuga (47-40, Imbrò da tre, 24’), ma Roma è sempre viva e vegeta, non molla niente (52-55, 28’). Fabrizio Pugliatti viene gettato nella mischia, ma è ancora Horton che suona la carica. L’antisportivo sanzionato a Pasqualin è una pezza calda per gli Shark, che rimettono il naso avanti (58-55, 29’), ma niente consente agli Shark di scrollarsi di dosso la Luiss. L’intervallo conclusivo accoglie squadre sulle panchine sul 63-61.
Magia di Imbrò e Marini da tre che danno fiato (69-64, 32’), la Luiss perde qualche colpo in attacco, e il Pala Shark si infiamma. Marini autografa ancora un paio di assalti al ferro, e al 35’ è 76-69 con una conclusione pesante di capitan Mollura. Finalmente, la strada degli Shark sembra in discesa, ma è una partita che non si chiude veramente mai. Il finale è uno sprint per la prima volta in stagione al Pala Shark. Si parte dal 76-75 a 2 minuti e 36 secondi dalla sirena. Pasqualin sbaglia il tiro del sorpasso e JD punisce subito da tre. Sabin lo imita (79-78, 39’) e Horton va in lunetta facendo 0/2. Marini tira letteralmente un coniglio dal cilindro con un canestro in acrobazia (81-78 a 30 secondi dal termine). La Luiss esce dal timeout con le idee chiare su come gestire il possesso decisivo: lo affida alle mani di Sabin che viene cancellato da una stoppata sontuosa di JD. Il Pala Shark esulta: è la sedicesima vittoria consecutiva (82-78). Non può, però, non essere sottolineata la grande prova della Luiss.
DICHIARAZIONI POST PARTITA
Coach Andrea Paccariè (Luiss Roma): “Per noi ogni volta che possiamo affrontare situazioni come questa è un privilegio: ogni giorno dobbiamo ricordarci la realtà che siamo e quello che stiamo facendo, e vedere il modo in cui stiamo in campo mi inorgoglisce. Oggi abbiamo dato il massimo, dobbiamo continuare a competere ed allenarci avendo chiaro il nostro obbiettivo seppur in un campionato con 6 retrocessioni. Oggi il talento e la classe individuale, in un finale punto a punto, ha fatto la differenza”.
Coach Daniele Parente (Trapani Shark): “Credo che sia stata una partita difficile, contro una delle squadre che gioca il basket migliore della Serie A2 perché si esprime in un modo diverso dalle altre. La partita può essere esaminata su un dato: 17 rimbalzi d’attacco ma improduttivi perché non hanno prodotto canestri ed alla fine abbiamo chiuso sotto il 40% da 2. I tiri presi potevano essere migliori ma siamo un po’ in calo dal punto di vista difensivo. È importante che abbiamo vinto e che tutti continuino a credere nel sistema, indipendentemente dal fatto che si vinca di 1 o di 20. Abbiamo affrontato una settimana difficile dal punto di vista fisico ed è dal lavoro quotidiano che dovremo proseguire la nostra crescita”.