L’impronta di Valerio Antonini sul panorama sportivo di Trapani è innegabile. La sua visione, fin dall’inizio, ha ispirato un obiettivo ambizioso: stabilire una società polisportiva simile a quelle ben radicate in Spagna, come Real Madrid e Barcellona, che potesse unire sotto un unico emblema il calcio e il basket.
Dopo aver rilevato il calcio, Antonini si è tuffato nel mondo della pallacanestro, una sfida non priva di ostacoli. Questo impegno lo ha portato a rivolgere lo sguardo verso la sua città natale, Roma, dove ha acquisito il titolo dalla Stella Azzurra, storico pilastro del basket laziale. Questa mossa si è rivelata fondamentale per garantire a Trapani un posto nella serie A2 di basket.
Con l’acquisizione del titolo, è nata la Società di Basket Trapani Shark. Il nome ‘Shark’, squalo in italiano, non è solo un simbolo, ma anche un manifesto degli obiettivi della squadra. L’aspirazione per la prossima stagione è chiara: conquistare la vittoria del campionato.
L’ambizione di Antonini si riflette anche nel restyling radicale del Palallio, l’habitat dello Squalo trapanese. Gli spalti, il parquet, gli spogliatoi, la copertura: tutto è parte di un’ampia ristrutturazione voluta e pianificata dall’imprenditore. Antonini ha previsto una trasformazione dell’impianto che porterà con sé innovazioni tecnologiche mai viste in città. Tra queste spicca l’introduzione del cubo al centro del parquet, un elemento tipico dei campi NBA.
La Società di Basket Trapani Shark rappresenta dunque un audace progetto di rinnovamento sportivo, radicato in una visione ambiziosa, dove tradizione e innovazione si uniscono per riscrivere il futuro dello sport a Trapani.